Interrompiamo il gioioso flusso di roba sullo jesc per parlare della selezione macedone. Dopo 3 scelte interne la tv macedone ha deciso che privare l'Europa di ore di intrattenimento era crudele, e quindi pah, ecco tornare lo Skopjefest. Diciamo che non è l'idea più geniale che si potrebbe avere, ecco.
Iniziamo dal fatto che il webcast faceva cagare. Ma proprio tanto. Mi sono dovuta trasferire in salotto per guardarlo via satellite (e il video si incastrava anche lì), i sacrifici che si fanno per l'Eurovision.
Nel complesso è stato un festival della disperazione. C'erano due categorie di canzone: ballad e wtf. Le ballad erano circa 15, a orecchio. Vlatko Ilievski si è ripalesato sugli schermi, però la canzone non era una ballad! Era moderatamente wtf. Lì ho capito che la serata sarebbe stata lunga e faticosa.
Dopo l'ennesima ballad ho capito che le mie speranze erano riposte in Tamara Todevska. Le mie speranze si sono sgretolate al sentirla cantare una ballad. TAMARA! NON PUOI DELUDERMI COSI'! Abbiamo praticamente guardato una semifinale insieme, come puoi tradirmi in questo modo?
C'erano anche delle giurie internazionali! Scegliere una canzone per l'Eurovision e chiamare TURCHIA e CROAZIA tra le giurie internazionali ha sicuramente senso, solo che non so quale sia. Punirli per la loro non partecipazione, forse.
Alla fine della serata mi sono disegnata una medaglia per essere sopravvissuta al tutto, vi dico solo questo (hanno cantato anche la canzone vincitrice italiana del 1990. Va bene tutto, ma ho degli standard).
Ah, sì. Ha vinto Daniel Kajmakoski (che era praticamente l'unico che avevo trovato tollerabile, forse perché cantava per terzo e io non ero ancora distrutta dal resto delle canzoni), la canzone si intitola Esenski lisja (foglie d'autunno) ed è stata scritta (secondo la wiki, eh!) da Joacim Persson (l'invasione svedese sta iniziando), Aleksandar Mitevski e da Daniel stesso. All'esc sarà in inglese, dicono. Ma siamo a novembre, figurati se non cambieranno idea quaranta volte.
